I denti del giudizio o terzi molari sono gli ultimi denti che compaiono nella nostra bocca, maturando in genere verso i 18 anni. Per questo motivo vengono soprannominati denti del giudizio in quanto la persona raggiunge a quell’ età, la maturità. Oggigiorno poche sono le persone che hanno spazio sufficiente per una crescita corretta e completa in arcata per accogliere i denti del giudizio. In circa 9 persone su 10, almeno un dente del giudizio rimane coperto parzialmente o totalmente dalla gengiva, creando delle spendo tasche gengivali. Quando un dente del giudizio viene bloccato nel suo cammino di crescita nella bocca, si definisce dente incluso, e l’inclusione può essere parziale, totale, osse e mucosa. I problemi che derivano dal’inclusione totale o parziale di un dente vanno dal dolore, infiammazioni, ascessi con gonfiore, e danno ai denti vicini fino alla formazione di cisti che possono raramente avere un’evoluzione tumorale. Spesso la sintomatologia legata a questi problemi è minima e i danni appaiono solo quando la situazione è molto grave.
Nei casi più frequenti il dente del giudizio inferiore rimane ancorato al secondo molare creando uno spazio non detergibile con facile insorgenza di carie radicolari particolarmente destruenti, obbligando l’ estrazione per salvare il secondo molare, che nella maggior parte dei casi deve essere devitalizzato e poi ricostruito con corona in ceramica. È da sfatare inolte, spezzando una lancia a favore dei denti del giudizio, che la loro crescita determini un affollamento del gruppo incisivo inferiore. Come spieghiamo sempre ai nostri pazienti: il corpo è in continua mutazione, a livello mandibolare la triade osso, muscoli e denti è in stretta relazione tale per cui, con la crescita l’ osso muta forma, i muscoli intensità e forza, mentre i denti sono l’ unico elemento di perno che non mutando, devono solo addattarsi ai cambiamenti. È inoltre importante sapere che le radici dei denti del giudizio si sviluppano tardi cioè nel periodo in cui l’osso dei mascellari diventa più denso. Nel caso dei denti del giudizio inferiori, la posizione può essere in stretta vicinanza con il nervo mandibolare, creando maggiori rischi di lesione al nervo durante l’estrazione.
Quando vanno estratti i denti del giudizio?
Non possiediamo un accanimento terapeutico, per cui la valutazione dell’estrazione dei denti del giudizio viene valutata dopo attenta analisi e scrupoloso studio radiografico. Se necessario, in casi specifici, viene richiesta una TAC. L‘estrazione dei denti del giudizio inferiori rappresenta un vero e proprio intervento.
Che cosa succede dopo l’estrazione del dente del giudizio?
Generalmente il paziente manifesta un po’ di dolore e di gonfiore nella zona operata, con possibile trisma muscolare. Le cure post operatorie a base di analgesici e antibiotici unitamente ai consigli alimentari, quali l’assunzione di cibi freddi riducono significativamente il disagio che segue l’intervento.
Rischio di carie e di infezioni
L’igiene dentale, nella zona dei denti del giudizio parzialmente inclusi, è difficile. La conseguenza è spesso una distruzione cariosa di quest’ultimi oppure dei secondi molari adiacenti. Nella zona d’eruzione del dente si possono anche produrre infiammazioni croniche della gengiva o dolorosi ascessi che vanno trattati con antibiotici.
Indicazioni ortodontiche
La forza propulsiva dei denti del giudizio, durante la loro fuoriuscita, può provocare spostamenti dell’arcata dentale, causando una mancanza di spazio nella zona dei denti frontali. Pertanto, l’estrazione dei denti del giudizio può essere necessaria all’inizio di un trattamento ortodontico.
Indicazioni protesiche
Prima di affrontare una complessa ricostruzione protesica (
ponti, protesi totali o parziali) i denti del giudizio con parziale inclusione dovrebbero essere rimossi, non solo per evitare che li si debba estrarre facendo leva su una corona in ceramica a carico del secondo molare, ma che tale corona debba essere progettata con dei limiti strutturali dovuti alla presenza del dente del giudizio stesso.
A quale età dovrebbero essere estratti i denti del giudizio?
Non esiste un limite di età precisa e consigliato per l'estrazione dei denti del giudizio. Appena è chiaro che l’eruzione dei terzi molari non sarà corretta. Nei giovani, il rischio di complicazioni è molto basso. Grazie alla buona capacità di guarigione, osso e gengive saranno presto rigenerati.
Cosa si verifica dopo un’estrazione dei denti del giudizio
Dopo l’estrazione possono verificarsi gonfiore, dolore e leggero malessere che fanno parte del processo di guarigione. I primi giorni, talvolta, si ha difficolta‘ all’apertura. È possibile inoltre, avvertire sensazioni di intorpidimento e formicolio, che normalmente, scompaiono dopo un periodo di tempo.
Dolore
Solitamente raggiunge il suo massimo, quando passa l’effetto dell’anestesia, perciò è consigliabile assumere un antidolorifico poco dopo l’intervento.
Sanguinamento
In genere può durare per tutta la prima giornata. L’importante è evitare cibi duri che possano ledere i lembi di sutura.
Gonfiore
Raggiunge il massimo dopo 24 ore dall’intervento e può durare fino a una settimana.
Complicanze:
Alveolite post estrattiva Complicazione che può manifestarsi 3-4 giorni dopo l’estrazione soprattutto dei denti del giudizio inferiori, dovuta a dissoluzione del coagulo di sangue. Per prevenirla è importante seguire le istruzioni post-estrattive.
Cosa non fare subito dopo un’estrazione:
-
Non sciacquarsi insistentemente la bocca per le prime 8/12 ore dopo l’estrazione. Non assumere bevande o cibi caldi.
-
Non applicare calore sulla zona del viso vicino l’estrazione.
-
Non fumare per i primi 2/3 giorni dopo l’estrazione.
-
Non assumere farmaci contenenti acido acetilsalicilico (Aspirina), che potrebbero interferire con la coagulazione.
-
Non risucchiare nella zona dell’estrazione.
-
Non irritare la zona dell’estrazione con cibi duri o ruvidi.
-
Non usare l’idropulsore per l’igiene orale fino a guarigione completa della gengiva, nella zona dell’estrazione.
Cosa Non fare in caso di estrazioni complesse e complicate
-
Non praticare attività sportiva o attività fisiche pesanti, per i primi 2-3 giorni dopo l’estrazione. Dormire con la testa sollevata da uno o due cuscini in più. Aiuta a ridurre il sanguinamento ed il gonfiore.
-
La dieta ideale dopo l’estrazione è dieta semiliquida fredda, che e’ costituita da cibi soffici e liquidi o semi-liquidi freddi (gelato, yogurt, succhi di frutta, latte, ricotta etc.)
-
Un adeguato riposo nei giorni successivi l’estrazione, favorisce una rapida guarigione.
Cosa fare in caso di emorragia:
Mantenere la calma: agitarsi significa produrre adrenalina, che aumenta il battito cardiaco, e alza la pressione, aumentando l’emorragia. Quindi sedersi in poltrona e rilassarsi.
Rimuovere eventuali coaguli presenti nel cavo orale.
Mordere con forza nella zona dell’estrazione una garza bagnata o un fazzoletto pulito per mezzora.
Applicare degli impacchi di ghiaccio nella guancia dalla parte interessata.
Uso di Antiemorragici in fiale, consigliati o forniti in studio, inoltre forniamo ai nostri pazienti un vademecum in modo tale che possa essere raggiunto qualsiasi tipo di supporto ed assistenza domiciliare.